“l’uomo deve armonizzare il corpo e lo spirito”
IPPOCRATE
L’ORIGINE DELLE EMOZIONI
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Secondo la maggior parte delle teorie moderne, le emozioni sono un processo multicomponenziale, cioè articolato in più componenti e con un decorso temporale che evolve.
Le strutture cerebrali considerate cruciali per l’elaborazione della regolazione emozionale sono identificate come appartenenti al lobo limbico che è situato in profondità, nella parte più interna, cioè mediale, dei lobi temporali e frontali di ciascun emisfero.
CARATTERE E TEMPERAMENTO
Con la parola temperamento s’intende la risposta psichica naturale al corredo organico ereditario: essa esprime impulsi, tendenze istintive, disposizioni, necessità, stati affettivi…
Il carattere invece è frutto dell’iniziativa del soggetto sotto l’influsso dell’ambiente. Nel bambino il carattere non si distingue ancora dal temperamento, la decisione non si distingue dall’impulso, i processi di inibizione sono poco sviluppati, gli schemi mentali sono troppo semplici, ecc.
La personalità è rappresentata dall’unione delle due cose.
La psicologia si basa essenzialmente sulla gestione del carattere, mentre la psichiatria sul temperamento (in particolare nell’influenzare a livello farmacologico questa componente).
Ippocrate stesso aveva dato molta importanza ai temperamenti, orientando la sua impostazione terapeutica sullo squilibrio dei quattro umori (aria, flemma, bile gialla e bile nera), attraverso l’alimentazione, le piante, tecniche manuali, ecc.
In psicologia si tende a pensare, che le nostre emozioni siano il risultato della nostra storia personale, in particolare quelle legate ai vissuti e ai conflitti familiari.
Secondo altre interpretazioni (B.Hellinger), molti dei nostri comportamenti, abitudini, scelte, traumi, gusti, conflitti, vengono ereditati per generazioni.
Stanislav Grof, celebre psichiatra e studioso degli stati modificati di coscienza, dice che le nostre emozioni e le nostre modalità reattive hanno origine ancora prima della nascita, in particolare nella fase intrauterina (le matrici COEX studiate dallo stesso autore), e addirittura nelle nostre vite passate (fenomeni transpersonali). Queste ipotesi originano da un lungo lavoro di esplorazione degli stati di coscienza di molte persone attraverso l’utilizzo di LSD (presso un reparto di psichiatria a Praga durante il periodo della guerra fredda) e successivamente attraverso l’utilizzo del respiro olotropico.
Secondo altri autori (R.Sheldrake), la nostra psiche è influenzata dai campi morfogenetici, arrivando a coniare il concetto di non localizzazione della coscienza, cioè di una coscienza ampliata e universale. Concetti che ricordano per alcuni aspetti l’inconscio collettivo di C.G.Jung , ma estesi anche al mondo animale e inanimato.
È possibile infine che le emozioni (etimologicamente muovere fuori o agito fuori, quindi una forma di energia in quanto legata al movimento), possano essere il risultato di emozioni antecedenti la nostra vita e appartenenti ai nostri predecessori? I nostri antenati sono “incisi” come ricordi o “memorie” nelle nostre cellule. Questa la teoria della patomimesi secondo il dottor V.Di Spazio, secondo il quale molte patologie sono il risultato di traumi ed emozioni dei nostri avi.
EMOZIONI E IRIDOLOGIA
L’iridologia si pone come obiettivo l’identificazione delle caratteristiche del terreno individuale della persona. Nell’iride è già scritto come siamo e quali sono le nostre tendenze, a loro volta ereditate da altri familiari vissuti prima di noi.
L’iridologia rappresenta una mappa di ciò è impresso nell’individuo in tutto il suo essere, il riflesso di ogni organo interno, le caratteristiche metaboliche e biochimiche.
Essendo una valutazione olistica è possibile vedere il terreno psicosomatico secondo la medicina umorale di Ippocrate, modalità da me utilizzata e studiata in Svizzera, madre della naturopatia tradizionale europea NTE.
L’iride infine ci guida verso la comprensione di alcuni conflitti emozionali sottostanti, che determinano le nostre problematiche attuali. Alcune di queste situazioni sono collegate a livello familiare e trans-generazionale. Nell’iride è possibile risalire alla nostra modalità temperamentale.
Non possiamo pensare di trattare la persona solo con un approccio quale la psicologia, il counseling, la farmacologia, senza tenere conto di ciò che ci ha tramandato Ippocrate e senza tenere conto che la nostra personalità è il risultato di qualcosa di più ampio, cioè memorie passate, vissuti intrauterini, conflitti trans-generazionali, temperamento genetico secondo la visione della medicina umorale.
In tal senso, l’iiridologia, insieme ad altre tecniche naturali (alimentazione energetica, fitoterapia secondo le segnature, tecniche reflessogene, rebirthing, tecniche basate sulla variabilità cardiaca, ipnosi regressiva), possono affiancare la psicoterapia, il counseling e altre discipline del benessere.
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Naturopatia tradizionale europea metodo VILLANTI
Umberto VILLANTI
terapista complementare sanità Svizzera
www.umbertovillanti.it
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