Umberto Villanti
Dottore magistrale in scienze della nutrizione
Dottore in neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
Terapista Complementare Naturopata Sanità Svizzera
COS’E’ L’ISTAMINA
L’istamina è un composto azotato coinvolto:
• Meccanismi digestivi – recettori H2
• Risposta infiammatoria – mastociti
• Neurotrasmettitore in diverse funzioni cerebrali – recettore H3
In natura la troviamo principalmente: alimenti invecchiati, processati, fermentati, coltivati e “guasti”. Alcuni degli amminoacidi vengono trasformati dagli enzimi batterici in ammine bioattive (delle quali l’istamina che deriva dall’istidina). A bassi livelli l’istamina fa aumentare l’acidità dello stomaco, che è in grado di eliminare ogni batterio al quale possiamo essere esposti. Ad alti livelli, l’istamina può scatenare nausea, diarrea, palpitazioni e dilatazione dei vasi sanguigni che deriva in forti mal di testa.
REAZIONI AVVERSE ALL’ISTAMINA
Entro alcuni minuti dall’esposizione all’istamina possiamo provare i seguenti sintomi:
• Arrossamento al volto (vampate)
• Nausea
• Cefalea
• Rinorrea o congestione nasale
• Vertigini
• Tachicardia
• Ansia
Se la reazione continua, possono verificarsi i sintomi seguenti:
• Gonfiore generalizzato
• Crampi addominali
• Diarrea
Nei casi più gravi:
• Attacchi di panico
• Visione offuscata
• Broncocostrizione, asma e difficoltà di respiro
• Edema della laringe e rigonfiamento della lingua
L’ISTAMINA E’ UNA DELLE TANTE AMMINE BIOGENICHE
Un’ammina biogenica è una potente molecola capace di dare segnali pur essendo fatta di un solo amminoacido. L’istamina, per esempio, deriva da un comune amminoacido, l’istidina (gli amminoacidi sono i mattoni che costituiscono le proteine). Carne e pesce sono ricchi in proteine e, di conseguenza, pieni di amminoacidi.
Segue una lista delle ammine biogeniche più comuni e degli amminoacidi da cui derivano.
• Arginina – agmatina, putrescina, spermina, spermidina
• Istidina – istamina
• Lisina – cadaverina
• Ornitina – putrescina, spermina, spermidina
• Fenilalanina – feniletilamina
• Tirosina – tiramina
BATTERI INTESTINALI E ISTAMINA
Molte specie di batteri e di lieviti contengono l’enzima istidina decarbossilasi (HDC) che trasforma l’istidina in istamina o altre ammine biogeniche nelle loro forme attive.
Quando la carne o il pesce non vengono consumati immediatamente o congelati, i batteri iniziano subito il loro lavoro scomponendo le proteine nei loro amminoacidi e metabolizzandoli. Uno dei prodotti è l’istamina.
SENSIBILITA’ ALL’ISTAMINA
Importantissimo mangiare carne e pesce freschissimi o avere l’assicurazione che erano stati rapidamente congelati
ATTENZIONE AD UNA SERIE DI ALIMENTI LAVORATI CHE CONTENGONO ELEVATI LIVELLI DI ISTAMINA
Batteri al latte per fare formaggi e yogurt.
Lieviti all’uva per fare il vino.
Batteri alla carne per fare salami.
Nella fase di preparazione, questi alimenti freschi – latte, uva e carne – che nelle loro forme fresche sono essenzialmente privi di istamina, diventano molto ricchi e con livelli elevati di istamina e altre ammine biogeniche.
PSEUDO-ALLERGIA DA TOSSICITÀ ISTAMINICA
Le ammine biogeniche sono presenti anche nei formaggi invecchiati, vino rosso, cioccolato, che sono tutti frequenti fattori scatenanti di episodi di emicrania.
Microbiota: sovracrescita intestinale di batteri (SIBO = small intestinal bacterial overgrowth), e sovracrescita di lieviti producono troppa istamina. Molte persone che soffrono di intolleranza all’istamina presentano sia deficienze nella produzione dell’enzima DAO (che degrada l’istamina inattivandola), sia un eccesso di batteri o di lieviti che sono diventati fabbriche di istamina all’interno dell’apparato digerente.
COSA E’ L’INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA
L’intolleranza all’istamina colpisce almeno l’1% della popolazione e l’80% di quelli che ne soffrono si trova fra i 40 e i 60 anni.
Il termine “intolleranza all’istamina” venne introdotto per sintomi quali dolore addominale, flatulenza, diarrea, cefalea, prurito, gonfiori oculari, ponfi, riniti, mestruazioni dolorose, difficoltà di respiro, episodi di tachicardia, palpitazioni e ipotensione che si verificano dopo aver consumato cibi ricchi in istamina (Komericki 2011).
L’intolleranza all’istamina può essere provocata da livelli troppo bassi di DAO.
Questo enzima si trova, fra l’altro, nelle membrane delle cellule che rivestono il digiuno e l’intestino tenue e della prima parte del colon. Le persone che presentano danni al sistema gastrointestinale sono a più alto rischio di intolleranza all’istamina. Le donne sono più comunemente affette dei loro colleghi maschi e questo perché gli estrogeni e l’istamina hanno un effetto di potenziamento reciproco.
L’istamina può aumentare i livelli di estrogeni e viceversa, spiegando così perché l’intolleranza all’istamina sia associata a crampi pre-mestruali, emicrania mestruale e anche alla presenza di fibromi uterini. Le donne in gravidanza possono provare notevole sollievo dalle loro ipersensibilità alimentari, in quanto la placenta secerne quantità molto elevate di DAO, l’enzima che distrugge l’istamina.
CAUSE COMUNI DI INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA
• Malattie infiammatorie intestinale (o qualsiasi causa di danno alla mucosa che riveste l’intestino)
• Malattia celiaca
• Disbiosi intestinale
• Sindrome da sovracrescita batterica nel tenue (SIBO)
• Infezioni parassitarie, come ad esempio la Giardia.
• Sindrome dell’intestino permeabile (LGS = Leaky gut sindone).
• Alcol o altri inibitori della DAO.
• Eccesso di ammine biogeniche nella dieta.
• Farmaci che aumentano l’istamina.
• Allergie alimentari.
• Polimorfismi genetici, come MTHFR e altri, che abbassano DAO, MAO, ALDH.
• Deficienze di co-fattori vitaminici – gli enzimi, come DAO e MAO si basano su co-fattori vitaminici e deficienze di questi co-fattori possono pure provocare una attività enzimatica anormale.
FARMACI E SUPPLEMENTI DA EVITARE
L’intolleranza temporanea all’istamina è causata da sostanze come alcol, una serie di farmaci con sostanze attive specifiche (come gli antibiotici, i fans, gli espettoranti) e da un consumo eccessivo di alimenti contenenti istamina. Inoltre, alcuni farmaci sono i seguenti:
• Vasodilatatori
• Aspirina
• Inibitori di pompa
• Ranitidina
• Barbabietola rossa in compresse per trattamento dell’ipertensione
CIBI DA EVITARE PER CHI E’ AFFETTO DALLA PROBLEMATICA (RICCHI DI ISTAMINA)
• Evitare le bevande alcoliche
• Evitare insaccati
• Evitare prodotti di pesce processato. Utilizzare solo pesce sicuramente fresco
• Evitare i cetrioli
• Evitare i cedri
• Evitare il cioccolato (in special modo al latte)
• Evitare le noci (specie arachidi)
• Evitare prodotti che contengano lievito o estratti di lievito
• Evitare la salsa di soia e prodotti fermentati di soia
• Evitare il tè nero e il tè verde
• Evitare caffè e bevande contenenti caffeina
• Evitare formaggi stagionati.
• Evitare gli spinaci in grandi quantità
• Evitare pomodori, salse di pomodoro e ketchup
• Evitare alimenti colorati artificialmente e con conservanti
• Evitare certe spezie (per i soggetti sensibili alla problematica): cannella, anice, noce moscata, curry, peperoncino di cayenna, chiodi di garofano
TEST PER L’INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA
Contrariamente ad un’allergia alimentare, l’intolleranza all’istamina non interessa il sistema immunitario. Non è pertanto possibile riscontrarla per mezzo di un classico test allergologico. Poiché il contenuto d’istamina è variabile – perfino nello stesso tipo di alimento – i sintomi possono talvolta verificarsi e talvolta no, anche ingerendo lo stesso alimento.
Ne fanno parte, fra gli altri:
• Disturbi gastroenterici (a es. diarrea, dolori addominali, crampi o flatulenza)
• Mal di testa, fino ad attacchi di emicrania
• Eruzione cutanea, prurito, orticaria
• Asma, difficoltà respiratorie, rinite
• Nausea, palpitazioni, vertigini
• Irritazioni della mucosa nasale, ad esempio naso che cola o naso chiuso
Di norma, i disturbi compaiono nell’arco di circa 45 minuti dall’assunzione di alimenti contenenti istamina e scompaiono dopo un intervallo che va dalle otto alle dodici ore.
PER VALUTARE SE SOFFRI DI INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE:
• Soffri sovente di mal di gola, raffreddore?
• Ti capita spesso di avere febbre, congiuntivite?
• Soffri di stanchezza cronica?
• Soffri di sonnolenza dopo aver mangiato?
• Soffri di mal di testa dopo aver mangiato?
• Dopo aver mangiato, hai prurito?
• Dopo aver mangiato, ti senti la pancia gonfia?
• Hai meteorismo o flatulenza dopo aver mangiato?
• Hai problemi a livello gastrico (gastrite, digestione difficoltosa)?
• Hai problemi a livello intestinale (diarrea, mal di pancia, colite)?
Se hai risposto si ad almeno 3 domande, potresti avere dei problemi correlati a un’intolleranza all’istamina,
TRATTAMENTO DELL’INTOLLERANZA ALL’ISTAMINA
Inizialmente sarebbe opportuno trattare eventuali disbiosi (alterazioni del microbiota intestinale), che potrebbero essere una o più delle seguenti:
• Disbiosi fungina
• SIBO
• Infezioni batteriche
• Infestazioni parassitarie
• Mancanza di flora batterica intestinale salutare
Inoltre, sarebbe bene curare una eventuale permeabilità intestinale:
• Integrare una sana alimentazione con l-glutammina, aloe, DGL (liquirizia deglicirrinizzata) o altri supplementi utili alla salute intestinale
• Evitare i più comuni allergeni alimentari
• Assumere ceppi di probiotici che diminuiscono la produzione di istamina il Lactobacillus ramnosus e il Bifidobacterium lactis possono ridurre la produzione di istamina
Usare antistaminici naturali
• Acido ascorbico – aiuta a degradare l’istamina
• Vitamina B6 – importante per la sintesi dell’enzima DAO
• Quercetina (meglio in polvere) – antistaminico naturale e stabilizzatore dei mastociti
• Aumentare l’attività dell’enzima DAO – Assumere l’enzima DAO con i pasti
N.B. Gli alimenti sconsigliati sono per chi è affetto dalla problematica. Alcune spezie, la cioccolata fondente, e altro non provocano necessariamente problemi di intolleranza istaminica a chiunque. Questo al fine di fugare eventuali allarmismi.
Lascia un commento